Il Convento di Trinità dei Monti e le sue illusioni prospettiche

La luminosa facciata con doppio campanile della Chiesa di Trinità dei Monti, che domina la scalinata di Piazza di Spagna fa parte di uno dei panorami urbani più conosciuti al mondo
Meno conosciuto è il Convento. Fondato da Francesco di Paola (1416-1507) nel 1494 con il finanziamento della corona di Francia, il “convento regio della Trinità dei Monti”, visse tra ‘500 e ‘600 una stagione splendida di cui resta memoria nella sua veste decorativaVisiteremo gli affreschi del chiostro, con un ciclo didattico dedicato alla vita del Santo fondatore e una galleria di ritratti dei re di Francia, realizzato dal Cavalier d’Arpino e dai massimi rappresentati del tardo manierismo romano alcuni dei quali già incontrati nell’Oratorio del Santissimo Crocifisso o a Villa d’Este.
Ma a stupirci saranno soprattutto le criptiche visionarie anamorfosi di Emmanuel Maignan e Jean François Nicéron, la meridiana catottrica realizzata da Maignan che fa il paio con quella che vi abbiamo presentato nel piano nobile di Palazzo Spada e le scenografiche Nozze di Cana dipinte nel refettorio con mirabili artifici illusionistici dal gesuita Andrea Pozzo, che avete conosciuto quando via abbiamo accompagnato a visitare le Stanze di Sant’Ignazio.
A “condire” la visita, inoltre, ci sarà lo spettacolare panorama di Roma che si potrà catturare godere dalle finestre del convento