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Rossini allo specchio: Orazio Sciortino pianoforte |
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Martedì 20 novembre 2018 . ore 20.30
Rossini allo specchio
Orazio Sciortino pianoforte
Poulenc Les soirées de Nazelles
Rossini Prélude inoffensif
Un cauchemar
(da Péchés de vieillesse)
Capogrosso Quasi walzer (2017)*
Schumann Papillons op. 2
Carnaval op. 9
*prima esecuzione assoluta
Biglietti:
Interi 25€ - 20€ - 15€
Under30 8€
Under18 5€
Gioachino Rossini morì il 13 novembre 1868, ma già aveva messo da parte l’opera da quasi quarant’anni, durante i quali aveva scritto alcuni lavori sacri e moltissimi piccoli brani per voce e pianoforte o per pianoforte solo, destinati a intrattenere gli amici durante i famosi ricevimenti nella sua casa di Passy. Questi brani sono raccolti in quattordici album intitolati Pechés de Vieillesse e, nonostante la brevità e i titoli scherzosi, non sono affatto bagatelle senza importanza, ma «sono lavori pianistici tutt'altro che marginali nella storia del repertorio», come afferma Orazio Sciortino, che poi osserva: «Aleggia in questa musica uno spirito visionario da un lato, fantastico dall'altro, nella quale ironia e malinconia sono due facce dello stesso personaggio " Rossini" , capace di specchiarsi negli schumanniani Arlequin, Florestan, ma anche Eusebio e Chiarina». Ecco dunque la ragione del titolo scelto da Sciortino per il suo concerto: “Rossini allo specchio”.
L’omaggio al compositore sta non tanto nell’eseguire la sua musica (di Rossini si ascolteranno solo Prélude inoffensif e Un cauchemar, dai Péchés de Viellesse) ma nel mostrare come lo spirito di Rossini, che non si mostra mai apertamente ma si nasconde dietro la maschera e sotto l’ironia, si rispecchi in Carnaval e Papillon di Robert Schumann, compositore apparentemente lontanissimo da Rossini e fieramente nemico dell’opera italiana in generale.
Quello stesso spirito riemerge a distanza di un secolo in Soirées de Nazelles di Francis Poulenc, che durante le sere trascorse nella sua casa di campagna sedeva al pianoforte e improvvisava brevi pezzi, in cui ritraeva caratteri e comportamenti dei suoi ospiti con la stessa apparente naïveté del fintamente serioso Prélude inoffensif e del Cauchemar di Rossini: nella notte danzano sogni e visioni raccontate con apparente distacco e con un ghigno sempre a metà tra il serio e il faceto. «Rossini quindi si colloca in mezzo tra due figure psicologicamente sfaccettate e articolate come quelle di Poulenc e Schumann, in un percorso in cui le nostre contraddizioni sono protagoniste » (Orazio Sciortino).
A distanza di un secolo e mezzo lo spirito di Rossini aleggia anche in una composizione ancora fresca d’inchiostro, un walzer, anzi Quasi walzer, di Fabio Massimo Capogrosso, recentemente vincitore del “Keuris Composers Contest”, prestigioso concorso olandese, del New Music Festival dell’Università della California del Sud e del 9° “Discover America” Competition. |
Dati Aggiornati al: 26-10-2018 15:37:07 WikiEventi.it non è l'organizzatore dell'evento e non è responsabile di eventuali cambiamenti di programma. Consultare sempre il sito web di riferimento.
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