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Formazione Africae Mundi Prima Edizione terzo modulo |
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...Pochi giorni prima di annunciare l'inizio della Seconda Edizione FORMAZIONE AFRICAE MUNDI 2020-2021. ecco le date del 3°modulo della Prima Edizione di cui ricapitolo il programma che sarà la linea guida anche della Seconda Edizione.
13-18 luglio 2020 3° modulo Prima Edizione.
FORMAZIONE AFRICAE MUNDI
CORSO INTENSIVO DI FORMAZIONE (TEORICO/ESPERIENZIALE) SUI CONTENUTI STORICI, FILOSOFICI, CULTURALI ED ARTISTICI NELLE DANZE DI MATRICE AFRO.
Condotto da
KATINA GENERO
Member of the International dance council CID c/o UNESCO
LA FORMAZIOME AFRICAE MUNDI con il percorso dei 3 moduli per un totale di 150 ore permette di ottenere il Prestigioso Certificato di Studi Superiori di Danza rilasciato dal CID sulla base dell'Attestato di Frequenza presentato da Associazione Ritmi e Danze Afro nella figura del suo Presidente Katina Genero.
Il corso è rivolto a Insegnanti di Danza Afro, a danzatori di livello avanzato che si preparano all’insegnamento, a musicisti che suonano per questa danza e a tutti gli appassionati di studi africani.
Perché questo Corso di Formazione?
Per colmare una parte mancante.
“ Fin dall’inizio, da quando ho visto gli amuleti sugli alberi, ho intuito che le Danze e le Musiche Afro, seppur fruibili anche solo come pura arte giocosa, fossero portatrici di contenuti profondi e complessi, da cui traevano linfa vitale e continua ispirazione.
Così mi sono calata sotto la punta dell’iceberg, o meglio, nel magma di un potente vulcano e l’ho esplorato.
Oggi, dopo 40 anni di Ritmi e Danze Afro®, fra ricerche sul campo, spettacoli, lezioni quotidiane in sala, organizzazione di eventi, festival, laboratori coreografici, conferenze e diverse generazioni di allievi, voglio aprire i miei “ diari di viaggio” per condividere studi, osservazioni, valutazioni e sintesi teoriche attinenti a questa MAESTOSA E VARIEGATA DANZA D’AFRICA.
Per studiarla, non basta apprendere ritmi, passi e coreografie: è necessario indagare sotto il vulcano, nel magma travagliato da cui essa è nata e da cui fluisce incessantemente…”
( Katina Genero )
Ecco alcuni contenuti:
1) Parole dentro la Danza.
Il Sapere trasmesso oralmente porta il segno dell’esperienza del corpo, che diventa, a sua volta, il portale di una “ mitologia attiva “, ponendo i simboli in azione. La danza racconta una visione del mondo, una concezione dell’essere umano rispetto al suo ambiente e ad uno specifico contesto, parla della dimensione spazio/temporale e la trascende, del sacro e del profano, del visibile e dell’invisibile e, infine, dell’appartenenza. E neppure il silenzio è vuoto. Osservando una danza una prima volta e a distanza di anni una seconda volta, lo studioso attento può scorgervi i segni di cambiamenti sociali avvenuti nella comunità in quel lasso di tempo… ad esempio l’avvenuta influenza islamica o cattolica che può aver costretto a coprire i corpi danzanti prima seminudi, o i canti che possono aver assunto altre note nell’ introduzione della musica…
2) Dall’io plurale alle poliritmie dei tamburi.
Così come l’uomo è Muntu (un insieme di uomo vivente, antenati, spiriti e Dei), gesto, parola, canto, ritmo e movimento, non sono mai separati.
La formula di questo Insieme si ripete sul piano fisico e su quello metafisico, nell’ambito sociale, nelle cerimonie rituali e nelle espressioni artistiche. I principi ricorrenti, della danza come meditazione del corpo, della fisicità della musica, del canto come evocazione/invocazione, si traducono in un linguaggio musicale in cui i tamburi dialogano fra loro e tutti gli altri elementi, producendo, di volta in volta creazioni ” nominate ”, ( in Africa dare il nome significa far esistere, riconoscere) cioè identificate nella loro specifica sintesi d’ Insieme. Durante le mie permanenze in Africa e nei successivi viaggi a Cuba e in Brasile , ho potuto constatare che questa struttura d’ Insieme caratteristica dei Riti africani, persiste anche nei rituali afro-cubani e afro-brasiliani, sia in ambito cerimoniale che nei contesti festosi.
3) Cerimonie per Antenati, Spiriti e Dei: la potenza di esistere attraverso il corpo.
Nelle cerimonie rituali si agisce sempre sulla totalità dell’essere, sulla sua parte fisica, emotiva, psichica e spirituale. Tale è concepito l’uomo alla sua nascita: un essenza da completare, un patrimonio in divenire. E i Riti d’Iniziazione che scandiscono la sua vita individuale e sociale, sono i passaggi attraverso i quali l’Opera si compie. Il corpo porta i segni del suo avanzare di grado nell’azione di completamento, e il decadimento della prestanza fisica è inversamente proporzionale alla sua crescita nell’ambito della conoscenza riconosciuta; ciò fa di un anziano il depositario dei segreti di potere, degli strumenti d’elevazione dello spirito e della saggezza spirituale e sociale, utile alla sua discendenza. Vi posso raccontare, per esperienza vissuta, come le tecniche applicate durante i riti d’iniziazione, presuppongano una conoscenza profonda e raffinata della complessità della psiche umana…
4) Il divenire del Muntu: evoluzione e sviluppi contemporanei del pensiero tradizionale.
La danza e la musica tradizionale, come la cultura che le sottende, sono in perpetuo movimento; non restano imbrigliate nell’immobilità delle opere scultoree africane esposte nei musei. Esse vivono l’evoluzione dei tempi, si trasformano, perdono delle parti e ne acquisiscono altre, così una danza filmata negli anni ’50, poi negli anni ’70 e nel 2000, pur mantenendo una struttura simile, può presentare variazioni sorprendenti. Nel passaggio da una cultura rurale ad una civiltà metropolitana, ecco che appaiono gli Dei in Città e gli Spiriti nelle Metropoli. Le poliritmie accelerate esprimono nuovi contesti e l’ansia del tempo attuale, i contenuti sovrapposti o confusi assumono nuove metafore, a volte irriconoscibili. Eppure le strutture filosofiche originarie sopravvivono, nel continente e fuori, dovunque siano approdate per ragioni storiche e sociali. Nel film RIZE di David La Chapelle possiamo osservare come nuove forme di danza, nate recentemente nei quartieri di Los Angeles, presentino delle componenti gestuali e finalità catartiche simili alla danze dei Nuba del Sudan, filmate a metà degli anni ’40.
5) Elementi di teoria della danza nello specifico delle Danze Afro.
Tipologia di movimenti, la gestualità organica, il rapporto con la terra, la relazione spazio/tempo e i linguaggi coreografici, l’interazione di reciprocità fra musica e danza, la memoria corporea e la memoria visiva, l’approccio intuitivo alla danza e la successiva sedimentazione analitica, la trasmissione della danza per immagini, l’ascolto fisico della musica… E’ indispensabile preparare il corpo a ricevere, attraverso il movimento, le onde vibratorie dei tamburi, affinché si possa acquisire un vocabolario gestuale reattivo, non soltanto muscolare: nel passo di danza dobbiamo vedere la musica.
Nelle Tradizioni Africane, in cui l’approccio alla musica è assolutamente orale e fisico, quando un percussionista non riesce a suonare bene un ritmo , lo si fa danzare su quel ritmo e con la pratica della danza la sua esecuzione migliora…
E molto ALTRO.....
Sede del corso
MAMADANSE Centro di Formazione alla Danza corso Arimondi 6- Zona Pedonale Crocetta- TORINO Tel. 011 501244- 333 3920609.
INFO&PRENOTAZIONI: Katina Genero 333 3920609
katinagenero@gmail.com |
Dati Aggiornati al: 23-06-2020 16:10:32 WikiEventi.it non è l'organizzatore dell'evento e non è responsabile di eventuali cambiamenti di programma. Consultare sempre il sito web di riferimento.
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