Con:
Tania Re
Rossana Becarelli
Eija Tarkiainen
Lo sciamano moderno è l'agitatore di coscienze, il maestro del vivere, il militante del cambiamento, il trascinatore di giovani e bambini a costruire il loro mondo, è chi cura con l'arte le coscienze e le anime ferite. Vediamo paesi e città riempirsi di nuovi " sciamani" capaci di dar vita a processi interculturali attraverso la cura degli esseri viventi, la pratica dei cibi dell’uomo, il rispetto della Terra.Coi ritmi del canto, delle percussioni e dei fiati, l’educazione sciamanica diventa “stazione creativa” dove i rituali collettivi tornano ad unire le persone e lanciano una gigantesca sfida al pensiero unico dominante che ha ridotto la Vita ad economia, e l’economia a schiavitù, ignorando la Terra, gli individui e le comunità. Finlandia e Italia in questo particolare momento storico si stanno confrontano su antichi e nuovi sciamanesimi per cementare relazioni forti fra uomo e uomo, fra uomo e comunità, fra comunità e natura, perché fondate su radici antropologiche comuni. Dallo sciamanesimo che appartiene alle tradizioni dei popoli si dipartono tre vie di ricerca e di possibili ibrid-azioni:la storia della terra e delle piante per riscoprire un’agri-coltura naturale, la valorizzazione di antiche terapie per fondare la medicina del futuro, l’arte come attivatore di trasformazione sociale. Le pratiche sciamaniche diventano la lente di lettura delle motivazioni vere di questo primo dialogo: l'avvicinamento e il confronto fra pratiche transculturali, geograficamente lontanissime, che rivelano gli archetipi fondativi dell’umanità, il collegamento mai sopito tra arte e cura, fra artisti e terapeuti, fra l'organizzazione della comunità e il recupero dell'individuo. La portata animistica dello sciamanesimo e delle sue pratiche psico-coreutico-sociali riformula i modi dello stare insieme degli individui all’interno della comunità, riconduce all'umano la relazione che cura e nutre, e rivela la spiritualità implicata da queste relazioni.
|