La Scuola Holden vara un nuovo corso serale, " Scrittura & Teatro" a cura della compagnia Maniaci d'Amore.
E' un corso doppio, di narrazione scritta e di recitazione. Vogliamo aprire i rubinetti del pensiero, sbloccare le cose bloccate. Lo facciamo un po' muovendoci e un po' giocando. Per arrivare all'obiettivo più grande del mondo: sprigionare il nostro personale mondo letterario e creare qualcosa che prima non c'era.
IL CORSO IN 10 PUNTI
1) Cosa succede in una stanza. All'inizio di un laboratorio non è facile uscire da sè e dal proprio mondo emotivo. È come quando ci si presenta e si mette più impegno a dire il proprio nome che ad ascoltare quello dell'altro. Questo dunque è il primo obiettivo. Attivare l'ascolto. Ricordarsi i nomi. 2) Giochi spietati. E una volta fatte le presentazioni? Dentro ognuno di noi c'è un mondo letterario che vuole venir fuori. Come fare dunque a sprigionarlo, a sbarazzarci dai nostri blocchi? Una cosa a metà tra delle improvvisazioni e dei veri e propri giochi di liberazione. Precisi, seri, spietati. Come tutti i giochi. 3) Primi frutti. Come si evolvono i giochi in questo laboratorio? In materiale narrativo. Pian piano, infatti, da ogni partecipante emergono temi, cenni di storie, che vanno catturati e messi da parte. È il momento di chiedersi: " Di cosa voglio parlare, io?" Non è la volontà che risponde a questa domanda, ma gli esercizi stessi, ciò che viene fuori dalle improvvisazioni. 4) Letture maestre. Non siamo i primi scrittori della storia del mondo. Prima di noi ci sono stati Calvino, Shakespeare, Hemingway, Musil, Cheever, Pinter, De Filippo, Hugo, Kafka. Leggere le loro pagine insegna a scrivere come niente altro. Ad essere umili e attenti. 5) Una buona traccia. L'ideale per iniziare a scrivere è trovare un buon incipit. Come questo: " A quei tempi era sempre festa. Bisognava uscire di casa e attraversare la strada..." Oppure: " Molti anni dopo, di fronte al plotone d'esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa..." A voi tocca scrivere. Ciò che troveremo nelle vostre pagine ve lo diremo subito, così che le direzioni da prendere saranno subito più chiare. 6) Storie improvvise. A questo punto si torna in piedi. Il nostro corso è sempre un continuo passaggio dall'azione alla messa sulla pagina. Non è più il tempo dei giochi di riscaldamento, ma quello delle improvvisazioni complesse, che vanno già verso la scena, il teatro, la costruzione in diretta di storie. Il livello si alza, le cose si fanno più serie, ci si diverte davvero. 7) " Un giorno un ragazzo" . In questa frase c'è l'inizio di una storia. Ma per essere una buona storia dobbiamo avere un giorno preciso e un ragazzo preciso. È il momento di affrontare il secondo punto: il personaggio. Quando è interessante, quando è coerente, quando è complesso? Quando, in una parola, esiste? 8) Sotto il testo. A teatro, come in un racconto, la bellezza dipende da quanta raffinatezza si usa per esprimere certi temi, certi messaggi. Il sottotesto, il correlativo oggettivo, l'adombramento, sono meccanismi che spesso utilizziamo inconsapevolmente per veicolare certe sensazioni e certi contenuti. È il momento di imparare a conoscerli, di apprendere ad analizzare un testo, così da accrescere il livello dei nostri. 9) Come si fa? Le storie sono infinite. I modi per raccontarle anche di più. Ci sono narrazioni lineari, altre ad anello, altre ancora a scatola cinese. Oppure frammentate, piene di picchi emotivi. Arrivati verso la fine del nostro percorso ci interroghiamo su una questione centrale: il modo in cui sto ordinando il mio materiale letterario è quello giusto? Si è sempre in tempo a sentire l'opinione della nostra storia. 10) Degni del palco. Eccoci giunti alla messa in forma delle nostre storie. I nostri giochi e le nostre improvvisazioni sono diventati brani, racconti, pezzi teatrali. Per metterli alla prova li sfidiamo sulla scena. Gli altri partecipanti diventano pubblico esigente. L'obiettivo è raggiunto: c'è una storia completa a testa. Qualcosa che prima non c'era, ora c'è.
I DOCENTI
I Maniaci d'Amore sono Luciana Maniaci e Francesco d'Amore, si conoscono nel 2007 alla Scuola Holden e iniziano a lavorare insieme da subito, appena scoprono la combinazione dei loro cognomi. Tra i loro maestri: Arturo Cirillo, Alessandro Baricco, Nanni Moretti, Emma Dante e Gabriele Vacis. Sono autori e attori delle loro pièce. Il loro primo spettacolo Il Nostro Amore Schifo è un piccolo cult da più di 80 date. Biografia della Peste ha debuttato al Festival delle Colline di Torino nel 2013, ha vinto il Premio di Drammaturgia Il Centro del Discorso e di recente è diventato un film.
INFO
Costo: 200 € iva inclusa Quando: lunedì 3, 10, 17, 24 febbraio e 3, 10 marzo 2014 per un totale di 6 incontri Orari: 19-21 Dove: Scuola Holden - Piazza Borgo Dora, 49 - 10152 Torino Termine per le domande d'iscrizione: 24 gennaio 2014
Per iscriversi (e per avere altre informazioni) visita direttamente il sito: http://www.scuolaholden.it/8604/scrittura-teatr/ e compila la scheda.
Per altre info scrivi a: palestra@scuolaholden.it maniacidamore@live.it
http://www.maniacidamore.it/
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